I capelli…. il pelo

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E’ da tanto che non scrivo, è tuttora un momento difficile per me, o delicato come è stato definito dagli oncologi. Preferivo rimanere silenziosa piuttosto che pesare su chi mi segue. Il mio fratellone Paolo però oggi mi ha fatto riflettere e capire come la Simo possa avere alti e bassi e possa, anzi debba, condividerli con i suoi lettori, come aveva promesso all’esordio del blog. Non solo, più di una persona mi ha fatto notare la mia lontananza dal sito.  Quindi eccomi qui! Non in gran forma, ma vicina a voi che mi fate sentire la vostra simpatia. Grazie che mi state vicini!

I capelli…. il pelo                         

Qui pelo non vuole essere la traduzione spagnola di capelli; piuttosto mi viene in mente una canzone di Giorgio Gaber di tanti anni fa che cominciava così “…io ho un pelo!…” poi gli astanti gli ribattevano ”noi abbiamo 10 peli”, allora lui replicava “io ho 100 peli”, e la folla “noi abbiamo 1000 peli” e così via, in una gara senza fine, con la rabbia che aumentava.  Bellissima, molto significativa.

Quando gli oncologi ti prospettano un percorso di cura a base di chemioterapici, ti elencano quali saranno gli effetti collaterali più frequenti. Tra questi spesso c’è l’alopecia, cioè la perdita di capelli.

Devo dire per esperienza diretta che non tutte le donne, a fronte dello stesso trattamento, soffrono degli stessi disturbi.

Ho notato che per molte donne la perdita di capelli può essere traumatica; personalmente ho sempre risposto ai medici che l’alopecia per me era l’ultimo dei problemi, e così è stato. 

Ho subito diversi tipi di chemioterapia, non tutte implicavano la perdita di capelli; così ho alternato periodi di calvizie totale, periodi di ricrescita con capelli forti (non ricci per fortuna, i miei sono stati sempre lisci), poi calvizie a macchie, poi crescita tipo Presbitero (stavano solo in piedi).

Per ogni fase e a seconda della stagione, un turbante, un cappellino di lana (freddo in inverno senza capelli!), una parrucca, un cappello di paglia possono nascondere la calvizie.  Ormai non la nascondo più, soprattutto quando fa caldo, ma non mi vergogno: io sono così, chi mi vuole bene vede oltre i miei capelli, che al momento stanno crescendo in maniera selvaggia.

Tuttavia parlando con giovani mamme in terapia, alcune mi hanno detto che non vogliono spaventare i loro piccoli con la testa rasata, quindi la nascondono sempre, anche quando vanno a letto la sera.

Parlando di alopecia si pensa solo ai capelli, ma anche i peli se ne vanno, non hai più bisogno di fare la ceretta (unico aspetto positivo).

Così vi confesso che quando recentemente ho visto crescere il primo pelo, mi sono quasi commossa, gli ho dato il benvenuto e ho pensato alla natura, allo sbocciare di un fiore a primavera. Come sono romantica!

L’anno scorso invece, terminata una chemio molto pesante, indossando gli occhiali sentii una sorta di “cra-cra”, qualcosa che sfregava contro la montatura.  Guardandomi bene allo specchio, notai che erano le mie nuove sopracciglia, cresciute a dismisura, ma soprattutto contrarie ad ogni legge di gravità: la loro direzione era parallela al suolo, sembravo Elio di Elio e Le Storie Tese!  E non ne volevano sapere di appiattirsi, per quanto le schiacciassi. Fortunatamente dopo alcuni giorni si ammorbidirono da sole e tornarono normali.

Sappiate che in Internet esiste una tabella dei farmaci chemioterapici più usati e una scala che informa di quanto facciano perdere i capelli; ma tenete presente che, davvero, ogni fisico reagisce diversamente.