Il lifting

Condividi su whatsapp
Condividi su facebook

Soprattutto al mare, più che a Milano, ho notato che tantissime persone pensano di farsi il lifting con la mascherina anti-contagio, anziché andare dal chirurgo plastico; può essere più economico, ma forse più pericoloso dal momento che il virus non è ancora del tutto debellato.

La mascherina abbraccia strettamente il collo, mentre i due elastici tirano verso l’alto da dietro le orecchie. 

Li vedi circolare in mezzo agli altri, orgogliosi e convinti della loro geniale idea.

Così come vedi tante canappie, come si dice da noi a Milano, spuntare dalle mascherine; anche a queste persone forse non è chiaro che così non serve e che possono anche fare a meno di indossarle.

Di mascherine se ne vedono in giro di tutti i tipi e colori, di materiali e forme diverse. 

Confesso che ora rimpiango quando eravamo solo noi immunodepressi ad indossarle, almeno allora mi sentivo protetta; oggi ho paura ad uscire, paura di incrociare persone senza mascherina. Mi sento responsabile verso me stessa e la mia famiglia, perché se mi ammalassi non potrei proseguire le cure chemioterapiche, ma soprattutto mi sento responsabile verso i miei medici ed infermieri, nonché verso i miei “colleghi” di chemioterapia.