Chi è Nietta? Difficile definirla, tanti aggettivi, troppi. Come prima cosa direi, come fanno i giovani: un mito!
Un donnino magro magro, 81 anni ma scattante come una dodicenne, capelli bianchissimi già da tanti anni, cervello che funziona molto bene, votata ad aiutare gli altri, single, “il bastone della mia vecchiaia”, ora la chiamo così, perché così è diventata per me.
Era il mio capo volontaria in pediatria, mi ha insegnato lei tante cose. Adora i bambini, le loro famiglie, in Istituto scattava da un piano all’altro per accompagnarli, conoscendone ogni recondito meandro. Scattava, perché da quando ha compiuto 80 anni ha dovuto smettere il volontariato e per lei è stato davvero un trauma, una mancanza incolmabile, una ferita profonda.
Ma è arrivata la mia malattia ed io ho trovato una super volontaria ad aiutarmi, e lei sicuramente si sente utile con me. Chiaro che siamo anche amiche, lei è una dei 4 Moschettieri.
Dove le infermiere, i medici non arrivano, ci riesce lei. Sì, perché in 20 anni di Istituto ha conosciuto tutti, medici, infermieri, impiegati, e ha conquistato la fiducia e la stima di tutti.
Così anche stamane l’ennesima prova che scatenare Nietta in Istituto è una garanzia. E’ riuscita nell’impossibile; posso solo ringraziarla mille volte, ma ho sentito la necessità anche di scrivere di lei, si merita che tutti sappiano quanto brava ed indispensabile sia.
